Google vince in tribunale: ecco perché il Nasdaq è tornato a correre

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Google vince in tribunale: ecco perché il Nasdaq è tornato a correre



📊 Titolo del giorno che acquisterò oggi – 4 settembre 2025


🚨 Sta per arrivare un titolo che può sorprendere tutto il mercato. E io sono pronto a prenderlo.



📚 Dettagli dell’analisi


Titolo del giorno: 4 settembre 2025


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Causale: analisi del titolo del giorno (4 settembre 2025)






✨ C’è un titolo nel settore dei metalli preziosi che sta battendo tutti i record.



L’oro quest’anno sta superando la maggior parte dei titoli azionari, degli indici e persino Bitcoin. Ma c’è una società che sta facendo ancora meglio: utili in crescita da 14 trimestri consecutivi, una pipeline di progetti enormi e un guadagno di oltre il 90% solo nel 2025.



📊 Gli analisti hanno rivisto al rialzo le stime sugli utili con un incremento a doppia cifra, mentre i volumi in aumento segnalano una pressione crescente degli investitori istituzionali.



💡 Questo titolo è diventato il punto di riferimento del comparto minerario, grazie a una combinazione esplosiva: fondamentali solidi, strategie lungimiranti e un trend tecnico che continua a confermare nuovi massimi.



📆 Con i prossimi risultati trimestrali attesi entro poche settimane, il potenziale di sorprese positive è ancora altissimo.



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🔹 Disclaimer di compliance


In base alle attuali normative (come il Regolamento Europeo MiFID II, le linee guida ESMA e la normativa Consob), le mie analisi non sono in alcun modo da intendersi come sollecitazione all’investimento o consulenza personalizzata.



Il loro unico scopo è formativo, e hanno l’obiettivo di mostrare le mie personali tecniche, strategie e motivazioni operative.



Non fornisco raccomandazioni operative, ma condivido ciò che faccio per i miei investimenti personali. Su richiesta esplicita, posso farvi conoscere come opero e perché, sempre nell’ambito della formazione.






Google vince in tribunale: ecco perché il Nasdaq è tornato a correre



La sentenza Alphabet rilancia la tecnologia


Uno dei titoli appartenenti al gruppo delle Magnificent Seven ha ricevuto martedì una sentenza favorevole che, nella giornata di ieri, ha contribuito a sostenere l’intero comparto tecnologico, dopo un avvio fiacco del mese tradizionalmente più difficile dell’anno.



Si tratta, naturalmente, di Alphabet (GOOGL), che non sarà costretta a cedere il proprio popolare browser Chrome, come ha stabilito un giudice federale. L’azienda dovrà tuttavia condividere alcuni dati di ricerca, ma si tratta di una misura ben lontana dallo scenario peggiore temuto dagli investitori. Il titolo ha guadagnato oltre il 9% nella seduta odierna.



La decisione ha rappresentato un sollievo non soltanto per Google, ma anche per gli altri grandi protagonisti della tecnologia. Apple (AAPL), anch’essa coinvolta in un procedimento antitrust, ha accolto con favore il verdetto, anche in virtù del fatto che Google Search è il motore di ricerca predefinito sugli iPhone. Il titolo Apple è salito del 3,8%.



Gli operatori di mercato hanno interpretato l’esito come meno destabilizzante del previsto: invece di ordinare una frammentazione dell’azienda, il tribunale ha preferito limitare gli accordi esclusivi di Google e favorire l’interoperabilità.



La scelta, oltre a consolidare il cuore del business di Google nella ricerca, offre un sostegno indiretto anche ad Apple, che riceve ogni anno miliardi di dollari da Google per mantenere la ricerca come impostazione predefinita. Un eventuale divieto di tali pagamenti avrebbe potuto erodere nel tempo i margini della divisione servizi di Apple. L’assenza di misure drastiche è stata dunque accolta come un importante fattore di stabilità, innescando un rally tra i titoli a grande capitalizzazione.



L’andamento degli indici


Il NASDAQ è avanzato dell’1,02% (pari a circa 218 punti), chiudendo a 21.497,73. Nei due giorni precedenti aveva perso quasi il 2%, reagendo debolmente alla solida trimestrale di NVIDIA (NVDA). L’S&P 500 ha seguito la stessa traiettoria positiva, con un progresso dello 0,51% a 6.448,26, dopo le recenti correzioni. Diversa la situazione per il Dow Jones, meno esposto al settore tecnologico, che ha registrato una lieve flessione dello 0,05% (circa 25 punti) a 45.271,23. Tutti e tre gli indici, tuttavia, hanno mostrato un recupero nella parte finale della seduta.



Mercato del lavoro ed economia


La pubblicazione del dato JOLTS di ieri ha offerto spunti contrastanti. Le offerte di lavoro sono scese a 7,18 milioni in luglio, al di sotto delle attese e ai minimi da quasi un anno, confermando il rallentamento del mercato occupazionale e richiamando l’attenzione sul tema già evidenziato dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.



Al tempo stesso, però, la debolezza del dato è stata interpretata come un elemento favorevole a un prossimo taglio dei tassi. Secondo il CME FedWatch Tool, la probabilità di una riduzione già entro fine mese supera il 95%. Resta comunque decisivo il rapporto sulle buste paga non agricole, atteso per venerdì.



Le attese di oggi


In calendario figurano ulteriori dati sul lavoro, in particolare il report ADP e le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, oltre all’indice ISM dei servizi. Sul fronte societario, la stagione degli utili è ormai in chiusura, ma si attende ancora la pubblicazione dei risultati di Broadcom (AVGO), colosso dei semiconduttori. È dunque tempo di volgere lo sguardo alle prossime prospettive di mercato.






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