Tesla sostiene il Nasdaq mentre i dati sul lavoro frenano Wall Street
Aggiornamento mercati USA – lavoro, Fed e scenario di fine anno
Il rapporto sulle buste paga non agricole pubblicato ieri prima dell’apertura delle borse ha fornito segnali contrastanti:
elementi positivi per i rialzisti e, allo stesso tempo, spunti favorevoli agli orsi.
Non sorprende quindi che i principali indici abbiano chiuso la seduta con andamenti divergenti.
L’economia statunitense ha creato 64.000 posti di lavoro a novembre,
superando le attese di circa 45.000 unità.
Tuttavia, il tasso di disoccupazione è salito al 4,6%,
oltre le previsioni e al livello più alto degli ultimi quattro anni.
A complicare il quadro, la revisione dei dati ha mostrato una perdita di 105.000 posti di lavoro a ottobre.
Nel complesso, il messaggio è chiaro: il mercato del lavoro sta progressivamente perdendo slancio.
📉 Chiusura degli indici
- Dow Jones: −0,62% a 48.114,26
- S&P 500: −0,24% a 6.800,26
- NASDAQ: +0,23% a 23.114,46
Dow Jones e S&P 500 segnano così la terza seduta consecutiva di ribasso.
Il Nasdaq, invece, è riuscito a interrompere la fase negativa grazie soprattutto a Tesla (TSLA).
🚗 Focus Tesla
Tesla ha guadagnato oltre il 3%, segnando un nuovo massimo storico
e sostenendo l’intero comparto tecnologico.
Nonostante aspettative di vendita più contenute e un contesto di mercato instabile,
il comportamento del titolo suggerisce che il rallentamento delle vendite sia già ampiamente scontato.
Gli investitori sembrano guardare oltre, proiettandosi sul futuro.
A rafforzare il sentiment positivo ha contribuito anche l’avvistamento ad Austin (Texas)
del primo robotaxi Tesla senza safety rider.
Dal punto di vista tecnico, la rottura di una bandiera rialzista settimanale,
accompagnata da volumi elevati, apre la strada a un possibile movimento verso
l’area intermedia dei 500 dollari.
🎄 Verso il Rally di Natale?
Con l’ingresso nell’ultima settimana completa del 2025,
gli investitori si interrogano ora sulla possibilità di un Santa Claus Rally.
Maggiore chiarezza potrebbe arrivare dal dato CPI di giovedì,
che aiuterà a valutare l’altro lato del mandato della Fed
e a colmare le lacune informative lasciate dal recente shutdown.
La volatilità resta elevata, ma il mercato sta mostrando una buona capacità di tenuta.
Una rottura dei minimi di ieri metterebbe in discussione il rally di fine anno,
tuttavia la reazione difensiva osservata suggerisce che,
per ora, i rialzisti restano in controllo.
Marco Bernasconi Trading – Commento mercati a scopo informativo e formativo.