Avvio in rosso e massima attenzione ai dati USA: la Fed resta al centro della scena

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Mercati sotto pressione: AI osservata speciale








Mercati sotto pressione: l’AI frena l’ultima settimana del 2025




Le operazioni legate all’intelligenza artificiale hanno continuato a subire pressioni,
facendo iniziare in territorio negativo l’ultima settimana completa del 2025.
Il NASDAQ è stato l’indice più colpito, mentre gli investitori attendono la pubblicazione
(rinviata a domani) del rapporto sulle buste paga non agricole.







📉 Chiusure di mercato




  • S&P 500: −0,16% → 6.816,51

  • Dow Jones: −0,09% → 48.416,56

  • NASDAQ: −0,59% → 23.057,41




Il comparto tecnologico continua a rappresentare il punto di maggiore fragilità del mercato,
con vendite concentrate sui titoli più esposti al tema dell’intelligenza artificiale.







🤖 Pressione continua sull’AI




I titoli AI già deboli nella scorsa settimana hanno proseguito la discesa:




  • Broadcom (AVGO): −5,6%

  • Oracle (ORCL): −2,7%




Entrambe le società hanno pubblicato risultati trimestrali solidi, ma il mercato sta spostando
l’attenzione su un tema chiave: dimensione, sostenibilità e ritorno degli investimenti AI.




In questa fase, non è la crescita dei ricavi a preoccupare,
ma la possibile compressione dei margini e l’intensità del capitale richiesto.







📊 Settimana decisiva sul fronte macro




Nel corso della settimana verranno pubblicati diversi dati in grado di influenzare
le prossime decisioni della Federal Reserve.




Il dato più atteso è il rapporto sulle buste paga non agricole di novembre,
rinviato a martedì a causa dei ritardi accumulati dopo la più lunga chiusura governativa
della storia degli Stati Uniti.




  • Ultimo dato disponibile: +119.000 posti di lavoro

  • Attese per novembre: circa +40.000




Le possibili reazioni del mercato:




  • Dato debole: supporto alle azioni, attese di tagli anticipati

  • Dato forte: sollievo macro ma pressione sui mercati

  • Dato molto debole: ritorno dei timori sulla crescita economica







📌 Focus inflazione: IPC




Più avanti nella settimana arriverà anche l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC),
l’altro pilastro del doppio mandato della Fed.




L’ultimo dato mostrava:




  • +0,3% su base mensile

  • +3% su base annua




Numeri leggermente inferiori alle attese. Il mercato si aspetta un quadro stabile,
ma anche variazioni minime potrebbero avere un impatto significativo sulle aspettative sui tassi.








In una fase come questa, più che inseguire il rumore di breve periodo,
diventa cruciale osservare dove si spostano le aspettative su crescita, inflazione e politica monetaria.




A presto,

Marco Bernasconi

MB Trading









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