di Marco Bernasconi – 3 Marzo 2025
• A Wall Street si dice:
"Investire non è un gioco in cui il ragazzo con il QI più alto vince; è un gioco in cui il ragazzo con la migliore disciplina vince." - Warren Buffet
Nonostante un'impennata della pressione d'acquisto verso la chiusura della sessione di venerdì, ritengo che la positività non sia stata sufficiente a compensare le difficoltà generali di febbraio. Infatti, tutti e tre i principali indici hanno chiuso il mese in rosso. Alla chiusura, il Dow è salito del +1,4%, il Nasdaq ha registrato un incremento del +1,6% e l'S&P 500 ha seguito lo stesso ritmo, guadagnando anch’esso il +1,6%.
A livello settoriale, ho osservato un ampio rialzo del mercato, con i settori Financials, Consumer Discretionary e Technology in testa. Tuttavia, i comparti Real Estate e Basic Materials hanno rispecchiato il trend dei "ritardatari" di venerdì, essendo gli unici due settori a non registrare almeno un +1,0% di guadagno. Anche le small cap hanno partecipato al rialzo, contribuendo a una giornata generalmente positiva per il mercato.
Risultati del quarto trimestre: crescita solida, nonostante le incertezze
Le ultime due settimane di febbraio sono state particolarmente volatili, nonostante un solido ciclo di rendicontazione aziendale, che a mio avviso è stato in parte ignorato a causa dei timori legati ai dazi, del calo della fiducia dei consumatori e delle persistenti tensioni geopolitiche.
Nonostante questa volatilità, il ciclo di reporting del quarto trimestre del 2024 si è mantenuto prevalentemente positivo. Sebbene alcune reazioni post-utili siano state negative in seguito alla pubblicazione di dati chiave (sì, sto parlando di te, NVIDIA), il tasso di crescita complessivo di fatturato e utile netto si è dimostrato favorevole rispetto ai periodi recenti.
L'attenzione sugli utili resta focalizzata sul settore retail, con importanti player pronti a comunicare i risultati questa settimana, tra cui Target, Best Buy, Costco, Macy’s e altri.
Fino a venerdì 28 febbraio, sono stati pubblicati i risultati del quarto trimestre di 485 componenti dell’S&P 500, pari al 97% dell’indice totale. Gli utili aggregati di queste aziende sono aumentati del +14,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre i ricavi sono cresciuti del +5,9%. Inoltre, il 76,3% delle aziende ha superato le stime sugli utili per azione (EPS), mentre il 65,4% ha battuto le previsioni sui ricavi.
Escludendo il contributo delle aziende Magnificent 7, la crescita degli utili del quarto trimestre per il resto dell’S&P 500 si attesterebbe al +10,1%, con un incremento dei ricavi del +4,7%.
Spesa dei consumatori e impatto dell’inflazione
Dai risultati sugli utili finora pubblicati, rilevo un quadro rassicurante sulla spesa dei consumatori, con trend generali stabili e in linea con i trimestri precedenti. Sebbene gli ultimi dati sulla fiducia dei consumatori segnalino un lieve calo, ritengo che la tendenza di lungo periodo resti positiva, sostenuta da un mercato del lavoro solido e da aumenti salariali costanti.
Negli ultimi trimestri, l'inflazione accumulata ha limitato la spesa, con un impatto particolarmente evidente nella fascia di reddito più bassa. Questo ha spinto i consumatori a essere più orientati al valore, concentrando gli acquisti su beni essenziali. Al contrario, la spesa per beni durevoli e altri prodotti discrezionali è rimasta debole, una tendenza che troverà ulteriore conferma nei risultati di Target e Best Buy attesi questa settimana.
Dati sull’inflazione e prospettive della Fed
Oggi sono stati pubblicati i dati relativi all'indice PCE, l'indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve:
- Su base annua, a gennaio l’indice dei prezzi PCE è aumentato del +2,5%.
- Escludendo cibo ed energia, l’indice Core PCE è cresciuto del +2,6% rispetto all'anno precedente.
- Su base mensile, l’indice PCE di gennaio ha registrato un incremento del +0,3%, con il Core PCE che ha mostrato lo stesso aumento del +0,3%.
Nel complesso, ritengo che si tratti di un rapporto discreto per le prospettive della Fed, anche se è importante sottolineare che gli investitori non si aspettano un taglio dei tassi di interesse nella prossima riunione prevista per metà marzo.
Osservando i mercati con la mia personale esperienza, credo che il contesto attuale continui a offrire opportunità interessanti per gli investitori attenti alle dinamiche macroeconomiche e alla rotazione settoriale.
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
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