Le tasse
Il trading e le tasse cosa c'è da sapere

Tol Communication Srl

Oggi con questo articolo toccheremo un argomento dolente, un argomento che nel bene e nel male ci accomuna tutti quanti. Si, perché in questo articolo tratteremo un tema delicato, il tema delle tasse. Ma non le tasse in generale, parleremo più nello specifico delle tasse destinate al mondo del trading online. Quello che è scontato dire è che in tema di tasse, ogni italiano darà senza dubbio un’opinione negativa per ovvie ragioni, a causa soprattutto della loro pressione. La storia potrebbe essere la stessa o essere diversa se ci riferiamo alle tasse inquadrate in un contesto diverso, come quello del trading, scopriamolo insieme leggendo questa guida.

Le tasse e il trading come inquadrare i guadagni?




Cerchiamo di semplificare il più possibile la situazione dicendoti che il tuo reddito proveniente dall’attività di trading, può essere inquadrato in una categoria abbastanza ampia, quella delle plusvalenze di natura finanziaria.

L’imposta sui redditi finanziari secondo lo stato italiano e a seconda del regime fiscale scelto da noi, può avvenire in base a questi regimi:

-Dichiarativo: Bisogna dichiarare nella dichiarazione fiscale tutte le minusvalenze e le plusvalenze realizzate nell’anno o nei 4 anni precedenti.
-Amministrativo: Il versamento dell’imposta dovuta dovrà essere versata allo stato dal sostituto di imposta
-Gestito: Si può usufruire di questo tipo di regime fiscale se si è titolari di una gestione patrimoniale.


Le tasse nel trading e il regime dichiarativo:


Per i redditi derivanti dal trading online la maggior parte delle volte, è quasi obbligato rivolgersi al regime dichiarativo, poiché molti broker internazionali non essendo sostituti di imposta, non permettono di sfruttare il regime amministrativo. Quindi per tutte quelle persone che si appoggiano a tali broker è quasi obbligatorio compilare il quadro RT del Modello Unico.

Come si possono dichiarare le plusvalenze nel trading?


Quello che è importante sapere nel caso specifico è che le plusvalenze derivanti dall’attività di trading, devono essere sempre indicata al netto delle minusvalenze che si sono realizzate nello stesso anno d’imposta. Un’ altra cosa molto importante da sapere, è che se l’insieme delle minusvalenze è superiore a quello delle plusvalenze, l’eccedenza può essere portata in deduzione.


Dal 1° luglio 2014 ad oggi, l’aliquota sulle rendite finanziarie da applicare alla base imponibile costituita dalle plusvalenze nette, sconta un’aliquota del 26%.


Che cos’è la tobin tax?


Questa tassa molto controversa fu istituita il 1°marzo 2013 ed è applicabile ai trasferimenti di proprietà di azioni e strumenti partecipativi emessi da qualsiasi società presente sul territorio statale. La Tobin Tax va versata mensilmente e si rifà alle transazioni concluse in ciascun mese.

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